• Che cos’è il pomodoro siccagno?

Il pomodoro siccagno non è semplicemente una varietà di pomodoro: è un metodo di coltivazione tradizionale della Sicilia interna, sulle colline delle Madonie, in Sicilia, una zona tanto bella quanto povera d’acqua. “Siccagno” in siciliano significa “secco, arido”, e indica la capacità di questo pomodoro di crescere senza irrigazione, sfruttando solo la pioggia, la rugiada e l’umidità residua del terreno. Le piante trovano dimora nelle colline e nell’entroterra siciliano, spesso in condizioni di scarsa acqua e su suoli poveri, ma adatti a mantenere l’umidità naturale. Il termine tecnico è “aridocoltura”, ma più che una tecnica si tratta di una necessità, di un lavoro eroico che i contadini siciliani hanno sempre fatto e sempre faranno.

Le salse e le passate da pomodoro siccagno fino a oggi erano riservate soltanto a chi aspettava i camioncini che partivano da Valledolmo, in provincia di Palermo, per vendere i pomodori. Sono prelibatezze poco commercializzate prima d’ora. Con questa linea I Frutti del Sole offre il respiro più profondo della Sicilia, coltivato senza acqua ma con tanta dedizione.

• Come si coltiva il pomodoro siccagno?

La coltivazione del pomodoro siccagno avviene in pieno campo, in aridocoltura: senza irrigazioni aggiuntive. Gli agricoltori lavorano il terreno in modo da trattenere al meglio l’umidità residua e sfruttano le caratteristiche climatiche locali — clima secco, terreno drenante, escursioni termiche e ventilazione — per favorire la maturazione. La raccolta viene fatta a mano, a maturazione, e la lavorazione (per passate, sughi, conserve) avviene rapidamente, spesso entro 24 ore dalla raccolta, per mantenere intatte le qualità organolettiche.

• Quando si pianta / raccoglie il pomodoro siccagno?

In genere, le piantine vengono trapiantate in campo dopo la fase di semina in serra, seguendo la consueta stagione di semina per pomodori. Essendo adatto ad ambienti caldi e asciutti, il siccagno si sviluppa nei mesi estivi e la raccolta avviene tipicamente da luglio a ottobre. Questa finestra temporale permette al frutto di maturare al sole e di concentrarsi in sapore e polpa, non in acqua.

• Quali sono le varietà di pomodoro siccagno?

Il termine “siccagno” non indica una varietà botanica specifica, ma un metodo di coltivazione: quindi il pomodoro siccagno può essere ottenuto da diverse cultivar adatte all’aridocoltura. Alcune piante tipiche hanno frutti di media-piccola dimensione (intorno agli 80 g), forma ovale-quadrata o tondeggiante, e sono caratterizzate da polpa densa, bassa percentuale d’acqua e un’elevata concentrazione zuccherina. La scelta della cultivar varia a seconda del tipo di prodotto finale: per la produzione di passata, pelati o conserve si preferiscono frutti carnosi, ricchi di polpa e con pochi semi.

• Che sapore ha il pomodoro siccagno?

Il pomodoro siccagno è noto per il suo sapore intenso, maturo e ricco, ben diverso da quello dei pomodori coltivati in irrigazione. Grazie al ridotto contenuto d’acqua e all’elevato residuo secco, i frutti sviluppano un gusto concentrato, leggermente dolce, pieno e con un’acidità equilibrata. Questo lo rende ideale per sughi, passate e conserve: la sua polpa densa e il sapore robusto danno alle preparazioni un carattere autentico e autenticamente siciliano. Alcuni apprezzano la sua leggerezza nella passata: grazie alle sue qualità organolettiche, è possibile utilizzarlo anche senza aggiungere sale.

Grazie alle caratteristiche uniche del pomodoro, questa passata risulta essere sorprendente sotto ogni profilo: bassa acidità, alto valore di residuo secco, una densità eccellente. Un condimento ricco e denso ideale per condire la pasta, i secondi, le salse e anche per delle sperimentazioni con i cocktail.

VALORI NUTRIZIONALI