In provincia di Trapani il rosso porpora dell'aglio di Nubia colora le distese di terra nell'areale del presidio Slow Food, dove ogni anno, in questo periodo,
I Frutti del Sole raccoglie la tipica varietà di aglio destinata a diventare un elemento imprescindibile per le ricette più gustose, dal pesto alla trapanese al cuscus di pesce.
L'aglio rosso di Nubia prende il nome dalla piccola frazione di Paceco che ospita i principali luoghi di coltivazione, nella Riserva Naturale integrale delle saline di Trapani. I terreni argillosi della zona sono ideali per la sua coltivazione, ma la fase più interessante è senza dubbio quella dell’intrecciatura, che darà vita alle caratteristiche treccie che una volta si appendevano nei balconi delle abitazioni. I Frutti del Sole ha ripreso questa tradizione: intrecciamo l'aglio in azienda al mattino presto, quando le foglie, umide, sono più morbide e agevoli da lavorare. Anticamente, si dice che le trecce arrivassero a contare fino a cento teste d’aglio.
I Frutti del Sole Un aglio biologico caratterizzato da un sapore intenso, più forte rispetto a quello dell'aglio bianco, che coltiviamo e intrecciamo allo stesso modo, sempre secondo tradizione. Gli studi dell’Università di Palermo hanno evidenziato che il caratteristico sapore dell'aglio rosso è dovuto all’elevato contenuto di allicina. Un “ingrediente” invisibile, ma in grado di renderne inconfondibile il sapore. D’altronde, non è certo un caso che l’associazione Slow Food gli abbia attribuito uno dei suoi presidi nel 2002 e che sia incorso la concessione del marchio I.G.P.
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