Noi l'abbiamo intuito più di 20 anni fa, prima dell'Expo 2015, prima che diventasse un tema principale: il futuro del nostro paese passa dall'agricoltura.
In questi anni abbiamo coltivato il passato per nutrire il futuro, abbiamo presidiato i nostri terreni per recuperare il ruolo centrale delle varietà biologica, della diversità.
Ci siamo riusciti? Ci stiamo lavorando e mese dopo mese riusciamo a migliorare i risultati.
Oggi è un giorno importante per noi de I Frutti del Sole perchè possiamo inserire tra i nostri prodotti il Sesamo biologico rosso.
Attenzione: il nostro sesamo biologico è coltivato e prodotto in Italia.
Non si tratta di sesamo proveniente dall'estero e confezionato dalle nostre parti. No.
Insieme al nostro socio agricoltore Matteo Gisone abbiamo ripreso una coltura di Sesamo rosso, autoctona e abbandonata 40 anni fa, poco redditizzia e molto costosa.
L'abbiamo fatto nonostante i costi maggiori, la raccolta manuale e le difficoltà connesse ad un prodotto commercialmente sottile.
Lo abbiamo fatto perchè noi de I Frutti del Sole, noi agricoltori biologici, non possiamo prescindere dal nostro territorio e dal valore che esprime.
Nelle nostre campagne il sesamo era una coltivazione abituale. Poi sono arrivate la meccanizzazione, l'omologazione e la standardizzazione.
Noi coltiviamo la diversità, un principio inclusivo che non può prescindere dai grani antichi siciliani, dal melone cartucciaro, dai mandarini di Ciaculli o dal sesamo biologico.
Siamo orgogliosi di questi piccoli semi di sesamo rosso che, altrimenti, sarebbero scomparsi dalla nostra tradizione.
E' il nostro lavoro, coltivare il passato per nutrire il futuro.