Iniziano le consegne di aglio rosso di Nubia biologico, attualmente semisecco con gambo, e tra una settimana già secco nelle tipiche trecce da 20 bulbi.
Il nome deriva da una piccola contrada di Paceco (Trapani) – la zona della sua coltivazione storica – e dal colore. Oggi presido slow food. Di questa varietà attualmente se ne coltivano circa 250 ettari, generalmente in asciutto, in terreni scuri e argillosi e in rotazione con il melone, le fave e il grano duro. Si semina tra novembre e dicembre (a volte anche in gennaio) e si raccoglie fresco nel mese di maggio, oppure a giugno, essiccato in parte sui campi.
L’aglio Rosso di Nùbia ha un bulbo costituito mediamente da dodici bulbilli, le tuniche esterne bianche e quelle interne di colore rosso vivo. Secondo la tradizione viene confezionato in trecce e appeso ai balconi oppure sistemato in cantine o magazzini. Oggi esistono solo poche donne che mantengono la tradizione e la manualità della produzione di trecce.
Il sapore dell’aglio Rosso di Nùbia è particolarmente intenso, grazie al suo contenuto di allicina.
Nella cucina trapanese è ingrediente cardine di alcune delle preparazioni tipiche più importanti. In primo luogo la pasta con il pesto alla trapanese, e il celebre cuscus di pesce.
Gli agricoltori che producono l'aglio rosso biologico I FRUTTI DEL SOLE sono Az. Agr. Terranova di Campobello di L. e Barbara A. di Paceco.